Pacman, la bulimia dell’informazione

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Di fronte alla gran mole di informazioni che possiamo recuperare sulla rete si pone una questione fondamentale: cosa ce ne facciamo?

Che sia una video-conferenza su youtube, un libro raro scovato su qualche piattaforma online, qualche perla di saggezza nel mentre del selvaggio scrolling quotidiano o semplicemente un amico che vuole condividere con noi le sue conoscenze, è poco chiaro cosa accada precisamente nel processo di assimilazione di tutto questo sapere.

Nel rispondere vanno considerati tre aspetti: cosa ci stimola, cosa ci motiva e cosa ci guida.

Lo stimolo è qualcosa che attira la nostra attenzione per qualche ragione che potrebbe anche essere accidentale, ad esempio ci piace l’immagine che presenta un articolo e quindi ci clicchiamo sopra, oppure ci attira per qualche la ragione la copertina di un libro e lo compriamo. Si tratta di un’azione che ha un effetto sul breve termine ma quasi mai lascia una traccia significativa nella nostra vita. L’informazione viene assimilata secondo il modello usa-getta, quindi la prendo e la consumo e non ci torno sopra.

Si potrebbe immaginare che dentro il nostro spazio interiore ci siano tanti piccoli pac-man che se ne vanno in giro per il labirinto della nostra mente mangiandosi tante piccole pastiglie che sono le informazioni che funzionano secondo la logica dello stimolo. Pac-man è sempre lo stesso, non importa quante pastiglie si ingurgita.

Ciò che ci motiva funziona seconda una logica differente: immaginiamo che il nostro pac-man si fermi un attimo e si faccia una domanda. Cosa mi piace? Cosa voglio fare oggi? Siccome si sente dentro un po’artista, decide che è il caso di iscriversi a un corso di Mandala. Quelle informazioni verranno assimilate secondo una dinamica di accumulazione. Ovvero il sapere rimane ed è qualcosa che ci portiamo dietro. Serviranno inoltre ad esercitare un’attività pratica oppure a renderci più interessanti quando parliamo con gli amici di fronte alla birretta o alla tisana. Naturalmente se l’informazione si prende e si mette da parte senza farsene un utilizzo pratico continuo, perderà della sua freschezza ma per la persona sarà sempre motivante ritornarci fino a quando ci sarà un minimo interesse.

Cosa significa che qualcosa ci guida?

Non è uno stimolo e neanche solo qualcosa che ci piace, o meglio include anche questi due aspetti ma l’effetto principale è un altro. L’informazione in quel caso rimescola lo stato del nostro spazio interiore. Detto in altri termini ci trasforma. Se continuiamo con l’immagine dei pac-man succede questo: i pac-man si fondono in unico grande faccione che non mangia più quello che incontra ma lo contiene. IL PacMan gigante continuerà ad avere stimoli e motivazioni, ma invece che mangiarli e accumularli, li scioglierà nel proprio acido facendoli diventare la materia stessa di cui è composto.

La conseguenza è che se incontriamo nella nostra vita quello che ci guida attraverseremo un processo interiore di trasformazione. Quello che ci guida è quello che ci tocca dentro, che risuona con la vibrazione della nostra anima facendola esplodere.

Ora per tornare alla questione con la quale abbiamo aperto questo articolo dobbiamo chiederci: che effetto ha il fatto che le informazioni che funzionano secondo la logica dello stimolo siano aumentate a dismisura?

Potenzialmente abbiamo accesso a una fonte inesauribile di stimoli. Come abbiamo visto se ci nutriamo solo di sapere a questo livello, attiviamo la miriade dei pac-man interiori (alias la moltitudine degli io), facendoli muovere sempre più rapidamente. Più aumentano le informazioni più aumentano le piccole pastiglie e più sorgono nuovi pac-man pronti a ingurgitarli. Il risultato è che il nostro spazio interiore si intasa. Avremo una sensazione di continuo movimento interiore che però è fine a se stesso e non porta a nulla. Ecco che in questo caso si parla anche di bulimia dell’informazione. Aumenta il senso di insoddisfazione e soprattutto la superficialità complessiva delle personalità che si abbelliscono in questo modo.

Quello che veramente è urgente è quindi farsi questa domanda: cosa mi guida nella mia vita? In base a cosa decido di fare determinate esperienze o acquisire proprie quelle conoscenze?

Chi è colui che studia?

Chi è colui che conosce?

Chi è colui che sa?

Riccardo Cantone

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