
Loki è una parola magica che per noi ha molti significati, alcuni che gli abbiamo dato noi e altri che risalgono addirittura alla mitologia norrena.
Ma andiamo con ordine. Prima di tutto loki è il diminutivo di loquitos, ovvero “pazzarelli” in spagnolo. Così abbiamo iniziato a chiamarci, io a lei e lei a me, al principio della nostra storia d’amore che è nata nel 2011.
Chi ci conosce sa che raramente usiamo i nostri nomi di battesimo, Riccardo e Andreita, quando siamo insieme. Loki è diventato quindi col passare del tempo una sorta di richiamo a qualcosa che è al di là delle nostre singole esistenze, è precisamente quello che ci unisce e che ci mantiene insieme da quando ci siamo conosciuti.
Naturalmente abbiamo poi fatto una ricerca per capire quali fossero le assonanze della parola che ci siamo abituati ad usare tutti i giorni. Abbiamo scoperto che Loki è il nome di un dio della mitologia norrena. L’etimologia da cui si crede abbia preso il nome questa divinità è curiosa e rappresenta una sincronicità tra le tante che costellano la nostra storia: nell’antica lingua nordica il fuoco venica infatti chiamato “logi”, storpiato poi in “loki”. Il dio Loki è ambiguo, non si può dire con certezza se sia una figura positiva o negativa e questa duplice natura fa parte del motivo stesso per cui esiste. Per questa ragione viene identificato spesso come il dio dell’astuzia e dell’inganno, anche se a noi piace pensare che sia più la rappresentazione di un elemento di superazione della dualità. Secondo alcuni Loki possedeva infatti un aspetto indistinto tra l’uomo e la donna, simbolo quindi del caos primordiale ma anche di quel Misterio Coiniunctonis studiato dagli alchimisti e portato in auge nel 900 prima da Jung e poi dalla Psicologia Transpersonale e dalle Neuroscienze.
La congiunzione degli opposti, le nozze chimiche dell’ermetismo sono tra l’altro interessi comuni che ci hanno portato a voler realizzare un progetto per le nostre vite insieme e anche questo ancora una volta lo abbiamo voluto chiamare Loki.
Andreita si è dedicata allo sviluppo di Loki Arts, brand che racchiude il suo lavoro e ricerca nell’ambito della Geometria Sacra e in particolare nello studio del simbolo del Mandala. Se seguiamo un altra versione dell’origine etimologia di Loki, deriverebbe da “Locke” cioè “ragno”, la quale allude all’invenzione della rete da pesca in rimando alla tela di questo aracnide. In un certo senso il Mandala è una ragnatela, perchè segue una simmetria misteriosa secondo un ordine sacro che è innato alle geometrie naturali che disegnano spesso animali e insetti.
Riccardo segue invece Loki Counseling, con l’intento di condividere le conoscenze che ha raccolto sulle orme lasciate dalla quarta via di Gudjieff. La “via dell’uomo astuto”, ancora un’assonanza con Loki, rappresenta un percorso di crescita in cui è determinante il lavoro sulla presenza, ovvero su un terzo elemento che accompagni la manifestazione delle nostre emozioni, normalmente regolata secondo il principio della dualità buono/cattivo, felice/triste, tranquillo/arrabbiato, etc…
In questo senso Loki è per noi uno spazio dove possono esprimersi “percorsi di arte alchemica”. L’Arte e l’Alchimia permettono alla soggettività dell’essere umano, l’unica certezza che ci lascia il mondo studiato dalla fisica quantistica, di cercarsi, esprimersi e darsi un significato.
Per noi la relazione d’aiuto ha questo scopo, facilitare le condizioni affinchè si possa accendere quel “fuoco sacro” che permette a uomini e donne di trasformarsi e di esprimersi secondo quell’armonia e bellezza che anelano dall’inizio dei loro giorni.
Riccardo Cantone
Lugano 2021